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Le alterazioni

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Le alterazioni

scuola di chitarra online Trieste
Pubblicato da Michele Stolfa in Teoria musicale · 5 Maggio 2019
Tags: diesisbemollealterazionialterazioniinchiavedoppiodiesisdoppiobemollebequadro
Allora molti di voi avranno già visto dei piccoli segni sia in chiave (all'inizio dello spartito) sia durante l'esecuzione di un brano. Esse sono le seguenti:



Le due più usate sono il bemolle ed il diesis.
Esse hanno l'effetto di far salire la nota difronte la quale sono state messe di un semitono (un tasto) nel caso del diesis, o di farla scendere di un semitono nel caso del bemolle. Servono sostanzialmente ad alterare il rapporto di distanza interno alla sequenza di note introducendo suoni tipici di altre tonalità. Il bequadro invece annulla l'effetto sia del diesis che del bemolle facendo tornare la nota allo stato naturale. Ovviamente sia il doppi diesis che il doppio bemolle fanno aumentare o diminuire la nota di un tono )ovvero due tasti).
Esse si usano in due maniere, o sono fisse quindi segnate in chiave subito dopo la chiave stessa, ed hanno durata per tutto il brano, oppure sono momentanee cioè si usano su una o più note specifiche ma il loro effetto si esaurisce alla fine della battuta entro le quali sono state scritte. Ad esempio se abbiamo un DO alterato con il diesis e prima della fine della battuta un'altro ma senza il diesis s'intende che anch'esso è alterato cioè DO diesis. Dopo la chiusura della battuta no.
Bisogna ricordare che nel nostro sistema musiacòe l'uso delle alterazioni in chiave ne determina la tonalità secondo una prograssione chiamato circolo delle quinte che vedremo più avanti in maniera esaustiva.





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