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Sistema tonale e tavola delle tonalità

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Sistema tonale e tavola delle tonalità

scuola di chitarra online Trieste
Tonalità.

Ciao a tutti.
E' bene premettere che conoscere il sistema tonale, o meglio le tonalità risulta fondamentale per conoscere il sistema musicale su cui tutta la muisca che conosciamo è fondata da quella classica al pop al Jazz al rock ecc. ecc.
Ciò non è stato sempre così infatti prima del settecento il sistema era più di carattere modale che tonale. Infatti questo derivava dagli antichi “modi “ greci dai quali tutta la musica deriva. Essi erano in pratica modi diversi di dividere lo spazio d'ottava tra nota e nota, e di questi nel nostro sistema attuale sono rimasti soltanto due modi quello “maggiore” e quello “minore”.
Detto questo il sistema prevede in sintesi l'applicazione degli intervalli fra nota e nota applicati nella scala di Do maggiore (e sua relativa minore) come abbiamo visto in un'articolo precedente. Partendo ogni volta da una nota diversa fino a toccare tutte le note della scala cromatica.
Il principio di base è di proporre tonalità progressive con l'introduzione per ognuna di un'alterazione (cioè di un suono tipico di quella tonalità). Ciò avviene introducendo le tonalità sucessive a distanza di quinte giusta. Quindi fra il Do magg. Che è la prima tonalità senza alterazioni, quella sucessiva sarà il Sol magg. Che ha un diesis in chiave il Fa. E così via secondo il seguente schema:

Ora si nota che si usa uno schema fatto ad orologio questo perchè risulta più facile ricordare le varie tonalità che sono dodici per l'appunto, come le dodici ore del quadrante di un'orologio.
Procedendo verso destra otteremo le nuove tonalità procedendo per quinte giuste, mentre per effetto del rivolto degli intervalli, procedendo verso sinistra le tonalità si otterranno per quarte ed usando no i diesis ma i bemolle.Bisogna anche dire che ogni tonalità maggiore ha la sua relativa minore ottenuta una terza minore sotto. Essendo possibile ottenere quindi sette tonalità (pari alle sette note) con i diesis e sette con i bemolle si ottengono 14 tonalità diverse più una che è il Do che fa in totale 15. Come è possibile?
Come si vede nella parte inferiore “dell'orologio” ci sono tre tonalità sovrapposte che vengono dette enarmoniche cioè la stessa nota come il Do # coincide con il Re bemolle. Tutto ciò un tempo non funzionava così in quanto i bemolli erano leggermente diversi dai diesis, motivo per il quale ad opera di un matematico chiamato Giuseppe Zarlino si unificarono i due dando origine al sistema “temperato” che tutt'oggi noi usiamo.

Ora vediamo sia come si mettono i diesis che i bemolli. Si parte dal fa diesis per procedere discendendo per quarta (do #) e saledo per quinta (sol #) così via fino ottenere la prograssione di diesis Fa Do Sol Re La Mi Si.
I bemolle come visto, funzionano con i rivolti si parte dal Si e si procede salendo di quarta e scendendo per quinta dando origine alla progressione Si Mi La Re Sol Do Fa.

Come si leggerà la tonalità quando la troviamo su una partitura?
Per i diesis si legge la nota sucessiva all'utimo diesis es. Sol maggiore è la nota dopo il Fa diesis messo in chiave. Mentre per i bemolle si legge la tonalità precedente all'utimo bemolle messo in ciave. Es. Si bemolle maggiore ha in chiave Si e Mi bemolle.
Naturalmente la tonalità può essere anche quella relativa minore, ma lo si vede dalle note iniziali scritte sulla partitura (se hanno alterazioni tipiche come il sol diesis nel caso del La minore).

Spero sia stato utile. Ciao a presto



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